La Caritas della Diocesi di Orvieto-Todi ha reso noto alla sessione ordinaria del mese di giugno u.s. del Consiglio Presbiterale presieduto dal vescovo mons. Gualtiero Sigismondi il bilancio sociale dell’anno 2024: “Testimoni di speranza”.
Il bilancio sociale si struttura in cinque sezioni introdotte dalla presentazione del Vescovo e dalle note metodologiche utili per comprendere il lavoro di elaborazione dei dati raccolti al fine di garantire una lettura degli stessi più puntuale e contestualizzata. Il Vescovo ha aperto il bilancio sociale offrendo una chiave di lettura, tratta dagli scritti di Sant’Agostino: “La carità non ha bisogno di applausi, perché all’amore basta l’amore”.
Per la stesura del bilancio sociale, la Caritas diocesana si è avvalsa dell’utilizzo del sistema OsPoWeb: l’osservatorio sulle povertà e le risorse che Caritas utilizza a livello nazionale per rendere sistematico il suo lavoro.
Nella prima sezione “Chi siamo” viene tracciata l’identità della Caritas diocesana attraverso la descrizione delle risorse umane, della mission, che si sostanzia negli articoli 1 e 3 dello statuto di Caritas Italiana, delle macrovoci economiche e della sua struttura nel territorio, che si articola in due sedi diocesane e 18 centri di ascolto parrocchiali, interparrocchiali o di Unità Pastorale.
Nella seconda sezione “Beneficiari” sono raccolti i dati relativi ai 727 nuclei familiari che si sono recati nei centri di ascolto diffusi nel territorio diocesano. I grafici riportati esplicano le caratteristiche dei “capofamiglia” e stimolano la riflessione intorno al tema della povertà nel contesto territoriale diocesano. Un paragrafo a parte è dedicato all’analisi della povertà nel mondo della giustizia: ai 117 detenuti incontrati presso la Casa di Reclusione di Orvieto, presso cui la Caritas diocesana svolge attività di ascolto e intervento, e ai 9 soggetti in LPU (Lavori di Pubblica Utilità) e MAP (Messa Alla Prova) accolti presso le sedi diocesane.
La terza sezione “Bisogni” offre uno spaccato sulle cause, sempre interconnesse e multidimensionali, che hanno condotto i nuclei familiari a vivere situazioni di fragilità. Se le percentuali legate alle problematiche di carattere economico e a quelle legate al mondo del lavoro e dell’occupazione hanno registrato un decremento rispetto all’anno precedente, si è registrato un incremento dei bisogni legati alla sfera della salute, dell’abitare, delle dipendenze, della giustizia e dell’immigrazione.
La quarta sezione “Attività” si presenta come la risposta che la Caritas diocesana ha messo in atto per soddisfare i bisogni denunciati dalle famiglie incontrate. Sono stati 30.481 gli interventi realizzati. Essi sono stati suddivisi in macroaree di intervento: beni e servizi materiali, sanità, alloggio, altri interventi. Anche in questa sezione, un paragrafo è dedicato ai 610 interventi realizzati presso la Casa di Reclusione di Orvieto e alle attività svolte insieme ai soggetti inviati dall’UEPE.
La quinta sezione “Progetti” si suddivide in tre paragrafi: il primo riporta una descrizione dei progetti del Servizio Civile Universale attivo presso le sedi diocesane, mentre il secondo narra sinteticamente i progetti realizzati grazie ai fondi 8xmille e quelli in fase di realizzazione. L’ultimo paragrafo sintetizza gli appuntamenti diocesani annuali che la Caritas diocesana propone ogni anno, ripercorrendo quelli realizzati nell’anno 2024.
Il bilancio sociale è lo strumento che la Caritas diocesana di Orvieto-Todi ha scelto di utilizzare per testimoniare alla comunità ecclesiale e a quella civile il suo impegno a favore degli ultimi, per incrementare la sua attività di advocacy, necessaria per “prestare la voce” a quanti vivono situazioni di fragilità e solitudine, spesso causa di condizioni di esclusione sociale, ingiustizia e negazione di diritti.
Il bilancio sociale è riportato integralmente qui